Cari amici, cosa vuol dire iniziare alla vita cristiana?
E' molto semplice. Inizio qualcuno a uno sport, alla montagna, al nuoto... Lo metto in condizione di apprezzare e praticare quella disciplina, lo avvio, lo accompagno, lo istruisco, lo alleno.
E' cosa del tutto simile: un bambino che non porto mai in montagna, che non metto frequentemente a contatto con l'acqua non diventerà mai scalatore o nuotatore. Iniziare alla vita cristiana non esige nè particolari attrezzature nè costi. E' semplicemente creare un ambiente di vita in cui si respiri e si sperimenti il clima cristiano. Dove si ragiona, si valuta, si fanno le scelte di vita, di lavoro, di famiglia... ispirati al vangelo.Si capisce immediatamente che se i genitori e la famiglia, anche se battezzati e comunicati e cresimati, non hanno nel loro pensare e nel loro agire riferimento a Gesù Cristo, non possono creare un ambiente di iniziazione e crescita cristiana. Ci sono poi momenti in cui altri daranno una mano. E' il caso del cammino catechistico. La Parrocchia è lì proprio per darti una mano, non per sostituirsi a te.
Al presente la situazione è particolarmente difficile perchè tutto attorno a noi si respira una clima molto materializzato che dà pochissimo rilievo all'impegno cristiano di vita. I modelli di vita e i valori che vengono presentati in televisione e nella viata sociale, scuola compresa, ben poco hanno di cristiano. Confidando nel vostro aiuto e nella vostra scelta per i vostri figli, vi espongo il nostro progetto di iniziazione.
Un buon numero di futuri genitori noi li incrociamo quando chiedono il matrimonio. Lì proponiamo un primo percorso serio di riscoperta del cristianesimo (Vedere nel sito la voce Matrimonio). Un numero ancora maggiore di genitori lo incontriamo quando si presentano per il battesimo delle proprie creature. Qui ci accontentiamo di un richiamo molto essenziale come emerge dalla voce Battesimo sempre sul sito della parrocchia. Circa l'80% di genitori ci tengono a che i loro figli facciano la comunione e vengono ad iscriverli al catechismo. Qui la nostra proposta è impegnativa ma anche affascinate. Chiediamo un primo anno di tenere a casa i figli e di incontrare i genitori settimanalmente per alcuni mesi. Solo a questo punto si può valutare se il percorso religioso merita di essere fatto o no. Allora comincia l'avventura con i figli.
Chiediamo a tutti i genitori interessati di presentarsi per un colloquio in ufficio parrocchiale entro l'inizio di ottobre, consultando gli orari di apertura.
In tale occasione sarà possibile operare l'iscrizione del figlio. L'iscrizione va ripetuta ogni anno.
Non spaventatevi genitori, la cosa è più semplice e più bella di quanto immaginiate. Lo dimostrano i vostri figli con la gioia di partecipare.
In attesa di incontrarvi di persona un caro saluto e augurio.
don Beppe